Dizione…ma come la studio?
Perché mai dovremmo frequentare un corso di dizione?
Ogni persona che si approccia a questa materia lo fa senz’altro con un buon motivo, chiaro, in testa.
Eppure uno dei motivi principe, che lega tutti gli altri a se, è il fatto che da soli non sapremmo risolvere molti dei dubbi che abbiamo in materia.
Però attenzione, diciamoci la franca verità, frequentare un corso non basta: nell’apprendere la dizione lo studio individuale ha un ruolo insostituibile.
E’ tutta una questione di memoria e di riuscire a crearne una sorta di quotidianità e stile di vita.
Ecco qualche consiglio per capire quali sono le varie tecniche che ci possono facilitare lo studio.
Tieni un quaderno personale
Un grande aiuto è annotarsi tutte le parole che sbagliamo più frequentemente.
L’Italia è una terra dai tanti dialetti e i manuali di dizione sono fatti per tutti gli italiani: troverete sicuramente parole che già pronunciate correttamente.
Un aiuto può essere quello di concentrarsi sugli errori: annotate solo le parole che avete veramente bisogno di ricordare.
Scrivere a mano aiuta la memoria e, inoltre, veder scritte le parole da imparare vi aiuterà a ridimensionare il carico di lavoro: non sono infinite, stanno in un numero limitato di pagine.
Fai tesoro di quelle poche regole che ci sono
Come nella vita, anche nella dizione italiana ci sono ben poche certezze.
Quindi è meglio aggrapparcisi forte.
Le regole senza eccezioni (o con poche eccezioni) sono poche, ma una volta imparate avrete comunque fatto un grande passo in avanti.
Memorizza delle frasi fatte
Come dicevamo prima per memorizzare al meglio qualcosa bisogna far rientrare il tutto nel nostro quotidiano. Non disperate! Pensate a una frase di uso comune che contenga la parola che dovete studiare e ripetetela finché non “suonerà bene” al vostro orecchio.
Ascolta chi parla correttamente
Quando guardi un film doppiato, presta attenzione a come parlano i doppiatori e i vari personaggi. Perfino la pubblicità è utile!
Serve innanzitutto come ripasso di quello che hai studiato, ma anche per farti venire degli utili dubbi: se senti una parola pronunciata in modo diverso da come la ricordavi, controllala!
Ma attenzione: anche i doppiatori e gli speaker sono umani e qualche errore può scappare! Non prendete tutto alla lettera ma ponetevi sempre delle domande.
Presta attenzione quando parli e quando leggi
Parlare in dizione corretta nella vita reale non è mai cosa semplice!
Bisogna sempre prepararsi alle facce perplesse di chi ci circonda quando pronunciamo una parola in un ambiente diverso. Spesso la pronuncia corretta di alcune parole suona veramente strana a chi non è abituato, quindi è normale che possa suscitare perplessità.
Risulta davvero difficile mantenere sempre la corretta pronuncia mentre si parla con un conterraneo.
A tutto però c’è rimedio: possiamo mantenere le nostre radici linguistiche ma basta esserne consapevoli. Teniamoci pure la cadenza veneta, le E aperte e nel tè continuiamo a mettere lo ds-ucchero invece che lo ts-ucchero. Ma almeno sbagliamo consapevolmente, presto attenzione a anche agli sbagli che sappiamo esser tali!
Mentre leggiamo, invece, tutto può risultare un po’ più semplice.
Se incontrate una parola di cui non siete sicuri, controllate la dizione corretta, così avrete l’occasione di imparare anche le parole meno frequenti. Vivetelo come un gioco, come una continua scoperta e tutto prenderà un sapore diverso