Senza parole …

Senza parole …


Parte 1a

_Dal ritmo ai farfugliamenti_

La comunicazione para verbale è legata alla dinamica delle intonazioni e inflessioni di voce, la quale accompagna ogni produzione verbale.
Le declinazioni della comunicazione para-verbale si identificano per la tonalità e il profilo di intonazione, la durata (ossia le pause e la velocità dell’eloquio), l’intensità (intesa come volume e accento), prominenza e ritmo e, infine, la qualità vocale fonatoria espressa dalla voce (a falsetto, gracchiante, aspra…).

Questi elementi particolari sono in grado di trasmettere manifestazioni di umori e stati d’animo, soggettivi e relazionali, stili espressivi personali.
In particolare il tono è inteso come espressione delle emozioni, l’accento comunica l’appartenenza ad un gruppo, le qualità vocali indicano le caratteristiche personali.
Ci sono due componenti chiave: qualità della voce e vocalizzazioni.

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Le vocalizzazioni, che giocano un ruolo fondamentale, possono essere distinte in:
caratterizzatori vocali (ovvero riso, pianto, sospiro);
qualificatori vocali (intensità, tono, estensione);
segreti vocali (uhm, mmh, shhh, ah e altri);
suoni di accompagnamento (inspirazioni, pause di silenzio, farfugliamenti).

 

_La potenza del silenzio_

Le componenti della comunicazione non verbale sono quindi effetti vocali, che vengono percepiti come aventi tono, durata e volume, ma che sono propriamente risultanti da meccanismi fisiologici, il cui risultato è il lavoro diretto della faringe o delle cavità nasali e orali.

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Il silenzio è in questo contesto uno strumento di comunicazione molto potente che assume funzioni diverse, come, ad esempio: attirare l’attenzione, generare sorpresa, marcare il potere, approvare, generare intimità, dimostrare emozioni e sentimenti.
Il silenzio può essere espressione di tutte le posizioni di chiusura e impermeabilità; oppure, nelle relazioni asimmetriche, segnala le posizioni di subordinazione.

Fanno parte, inoltre, della comunicazione non verbale i rumori che facciamo con il nostro corpo, come ad esempio tamburellare con le dita, o i rumori che provengono dalle viscere, come i borborigmi intestinali.

 

_Emozioni e… ritmo!_

Una componente di elevata importanza nella comunicazione para verbale è il Ritmo.
Esso consente di dare connotazione ai termini attraverso la velocità di comunicazione e di articolazione e le pause.

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In particolare si vuole indirizzare l’attenzione sulla ritmica connesse alla comunicazione delle emozioni.
La voce può comunicare emozioni, in particolar modo, attraverso la modulazione del ritmo, dell’intonazione e dell’intensità dell’eloquio.
Enorme è il potere evocativo che possiede la voce umana, non solo per i contenuti che vengono esposti verbalmente, ma anche per le modalità in cui quei contenuti vengono comunicati.

 … Parte 2a… TO BE CONTINUED!