Chi è José Saramago?

Chi è José Saramago?

 

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José Saramago, un autore che i nostri corsisti di Dizione Moderna stanno impartando a conoscere durante le ore di lezione.
Ma scopriamo insieme chi era e perchè fu un importante autore, non solo in Portogallo, ma anche a livello mondiale.

BIOGRAFIA
José de Sousa Saramago naque ad Azinhaga, Portogallo, il 16 novembre 1922.
Proviene da una famiglia di braccianti e si trasferì a Lisbona in giovane età.
Dopo la morte del fratello abbandonò gli studi universitari per difficoltà economiche:  da allora si mantenne con i lavori più diversi: disegnatore, correttore di bozze, traduttore, giornalista, fino a lavorare per dodici anni come direttore letterario.
Il suo primo romanzo, “Terra del peccato”, del 1947, non ebbe grande successo in Portogallo.

Ateo, negli anni ‘60, divenne uno dei critici più seguiti del Paese.
Nel ’66 pubblicò la sua prima raccolta di poesie “I poemi possibili”.

Da qui, Saramago visse un periodo di formazione e pubblicò poesie.
Con “Memoriale del convento” (1982) ottenne finalmente grande successo.
Si trasferì alle Canarie dopo la rottura con il suo paese…quest’ultimo, per contro, si rifiutò di presentare a un premio letterario un suo libro.
Nel 1998, gli è stato conferito il Nobel per la letteratura.
Muore il 18 giugno 2010 a Lanzarote.

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STILE
Saramago narra eventi da prospettive insolite.
Alcune sue opere potrebbero essere allegoriche: scrive frasi lunghe, usando la punteggiatura in modo anticonvenzionale.
Non usa le virgolette per delimitare i dialoghi, non segna le domande col punto interrogativo, usa la virgola al posto del punto.

Molte delle sue opere, come ”Cecità”, ”Saggio sulla lucidità” e ”Le intermittenze della morte” iniziano con un avvenimento inaspettato, surreale o impossibile, in un luogo imprecisato. Da questo avvenimento scaturisce una storia complessa, occasione per studiare le forme del comportamento e del pensiero umano.

I protagonisti (spesso senza nomi) cercano con le loro forze di uscire dalla situazione che si è creata.
Frequente è l’utilizzo dell’ironia e le critiche verso i protagonisti.
Non ci sono eroi, ma semplicemente uomini.
Non manca la compassione dello scrittore per essi.